Giorni della merla, conosci la leggenda? Storia e curiosità delle 72 ore più fredde dell'anno

" Il 29, 30 e 31 gennaio sono i giorni della merla, i più freddi di tutto l&39;anno. Ma da dove arriva questa leggenda? Ed è vero che in queste tre giornate fa così freddo? Ecco tutto quello che non puoi non sapere"

«Se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà mite; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo». Recita così un vecchio proverbio che ci ricorda che, secondo la tradizione, i giorni del 29, 30 e 31 gennaio sono i giorni più freddi dell'anno. Ma è sempre così? E perché vengono chiamati “giorni della merla”?

I tre giorni più freddi dell'anno? Forse tanto tempo fa

Gli ultimi tre giorni di gennaio sono tradizionalmente considerati come un periodo molto freddo, il culmine dell'inverno. Tuttavia, con i cambiamenti climatici in atto, questo non è più vero. Secondo gli ultimi studi meteorologi le giornate che vanno dal 29 al 31 gennaio non sono ormai più fredde come una volta, e di certo non sono le più fredde dell'anno, almeno non in Italia. Tuttavia, i vecchi proverbi e le antiche credenze persistono, e siamo sempre portate a cercarvi un fondo di verità.

" I proverbi sui giorni della merla"

Molti sono i proverbi legati ai giorni della merla. Uno recita: “Quando vien la Candelora, de l’inverno semo fora; ma se piove o tira il vento, de l’inverno semo dentro». Questo detto collega i “giorni della merla” alla Candelora, che secondo la tradizione ricorre il 2 febbraio. Si tratta della giornata nella quale, secondo la tradizione cristiana, si benedicono le candele che con la loro luce sono il simbolo di una nuova speranza per i credenti.

«Quando canta il merlo, siamo fuori dall'inverno»

Un vecchio proverbio bolognese recita: «Quand canta al mérel, a san fóra dl’invéren», cioè «quando canta il merlo, siamo fuori dell’inverno». C'è da dire che il significato della frase “giorni della merla” non è ben chiaro. L'unica cosa certa è che questi tre giorni vengono chiamati così per via di alcune leggende popolari che hanno per protagonista una merla. Si tratta di diversi racconti della tradizione orale, molto simili tra di loro.

Quando gennaio aveva solo 30 giorni…

Secondo una leggenda un tempo i merli erano bianchi. Negli ultimi tre giorni di gennaio una merla bianca si rifugiò con i suoi pulcini in un comignolo. Ne uscì il primo giorno di febbraio. Ma, a causa della fuliggine, sia la mamma merla e sia i figli erano ormai diventati grigi. Un' altra leggenda racconta che un tempo gennaio aveva solo 30 giorni e le merle erano bianche. Una di esse tentò di ingannare il gelido inverno andando a caccia di scorte di cibo.Entrò in un comignolo. Ma, a causa di una bufera di neve, fu costretta a rimanervi dentro per tre giorni. Quando ne uscì le sue piume erano completamente nere. Da quel momento, gennaio ha 31 giorni.

…e i merli erano tutti bianchi

Un' altra leggenda racconta di una famiglia di merli che si era trasferita a Milano verso la fine dell’estate. Con l’arrivo dell’inverno mamma merla e papà merlo non riuscivano a trovare cibo per i loro piccoli. Decisero così di andare alla ricerca di un posto più mite dove trascorrere i mesi freddi. Durante il volo, la famigliola fu costretta a rifugiarsi in un comignolo alla ricerca di un po’ di tepore. La fuliggine li rese tutti neri. Solo dopo tre giorni, il primo di febbraio, i merli riuscirono a uscire dal loro rifugio. Ma ormai avevano cambiato colore.

" La leggenda più triste sui giorni della merla"

Secondo una antica leggenda, due merli bianchi si ripararono per il freddo in un camino.Non avendo nulla da mangiare, il maschio uscì per cercare qualcosa. Quando, dopo tre giorni, tornò, la merla era diventata nera e non la riconobbe. Andò a cercarla altrove e lei, abbandonata a se stessa e senza cibo, morì di fame.

Merlo, Merla e i fiori profumati sul fiume Po

Infine, una leggenda ambientata sul fiume Po. Racconta di Merlo e Merla, due giovani allegri che amavano andare a ballare nelle serate invernali. Per guadagnare tempo decisero di attraversare il fiume ghiacciato. Purtroppo, la lastra di ghiaccio che ricopriva l'acqua si ruppe sotto il loro peso e i due ragazzi morirono. Unica testimone della tragedia fu una merla, che per tre giorni cinguettò per attirare l'attenzione e chiedere aiuto ai passanti. Nulla da fare, nessuno si accorse di nulla. Al terzo giorno, il ghiaccio si sciolse e il fiume restituì i cadaveri dei due sfortunati fidanzati. Sul luogo della tragedia sbocciarono fiori profumatissimi.

" Dove trascorrere i giorni della merla"

I giorni della merla sono così sentiti nella tradizione italiana, che molti piccoli borghi del nostro paese li celebrano. Tra i luoghi da visitare gli ultimi tre giorni del mese di gennaio, sicuramente vanno menzionati il Lago di Garda e il Lago di Ledro. In entrambi i posti vige la tradizione di sfidare il freddo gettandosi nell’acqua ghiacciata. Sul Garda i gruppi di nuotatori si danno appuntamento al Lido di Maderno per nuotare nelle acque del lago. I tuffi nel Lago di Ledro quest'anno sono arrivati alla tredicesima edizione. Il luogo è suggestivo: si trova a 650 metri sul livello del mare. Da qui si vedono le Alpi Ledrensi, che sono patrimonio mondiale dell’Unesco.

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